COME USCIRE DA UNA FASE DI CUT

La paura più grande che si presenta dopo una fase di deficit calorico è quella di riprendere tutto l’adipe perso con il cut e di conseguenza perdere totalmente la condizione raggiunta con tanta fatica.
La dieta di base impone sacrifici e le modifiche della composizione, si basano sulla differenza tra le kcal in entra e quelle in uscita, ciò, in una fase di deficit calorico, comporta dei sacrifici.
Quindi il rischio di rovinare tutto, giustamente spaventa e mantenere la propria forma diventa la priorità. Com’è già noto, per generare ipertrofia serve assumere una quota calorica pari o superiore alle kcal consumate.

QUINDI COSA FARE?

NON ABBUFFARSI!

Sicuramente è opportuno evitare di darsi alla pazza gioia col cibo, abbandonando il proprio percorso ogni volta che se ne presenta la possibilità.
Uno sgarro dietro l’altro, soprattutto in una fase in cui le kcal in uscita sono nettamente inferiori, in quanto il corpo entra in stato di allarme per sopravvivere e riduce al minimo i propri consumi energetici, andrà ad inficiare rapidamente tutti i sacrifici fatti fino a quel momento.
Ciò non significa che si debba rimanere dei soldatini per sempre, solo che bisogna avere equilibrio.
Una strategia, potrebbe essere inserire volutamente degli alimenti meno consoni alla dieta conteggiandoli nelle kcal, che ci tolgano la voglia spasmodica di mangiarli, la quale si può presentare dopo un periodo di deficit calorico e ciò è dato dalla privazione.

AUMENTI GRADUALI

Una volta raggiunta la condizione il lavoro non è finito, ci si trova solo a metà dell’opera, perché è proprio lì che comincia la parte difficile, ovvero mantenere la forma per iniziare una fase di costruzione intelligente.
Il corpo dopo la fase di deficit è giustamente “affamato” e tenendo presente che dimagrire è una cosa per cui non “siamo fatti”, perchè ci siamo evoluti proprio per poter sopravvivere a lunghi periodi senza cibo, cercherà di riprendere peso il prima possibile.
Quindi è importante adottare un approccio intelligente durante l’aumento calorico.
Sarà di conseguenza opportuno aumentare le kcal molto gradualmente giocando sull’introito settimanale, quanto gradualmente dipende dalla durata del deficit e da quanto è stato marcato.
Meno sarà durato e più rapidamente si potranno aumentare le kcal per tornare ad assumerne una quota quanto meno decente, al contrario, più sarà stato estremizzato e più la risalita dovrà essere lenta e procedere per piccoli passi, come fossimo formichine.
Qui ci viene in aiuto la reverse diet (vi lascio il link all’articolo in merito).

NON SMETTERE DI ALLENARSI

Risulta fondamentale mantenere una continuità con le sedute in sala pesi, in quanto, le kcal per essere sfruttata e veicolate nel modo corretto, necessitano di uno stimolo adeguato, che faccia capire al corpo che le kcal gli servono per “nutrire i vostri muscoli”.
Piccola tips in merito, se si è raggiunto l’overreaching o ci si è vicini, mantenendo stabili volume ed intensità, con l’aumento delle calorie, si riuscirà a recuperare per poi tornare a progredire.
Dopo di che si potrà giocare coi vari parametri, aumentando intensità, densità, o volume.

CARDIO

Il cardio, se non già utilizzato in precedenza, in questo contesto potrebbe tornare utile, in quanto permetterà di assumere calorie extra, senza che venga persa la condizione.
Questa strategia però andrebbe adottata solo se si sente il bisogno spasmodico di mangiare di più e vi è il rischio di non riuscire ad avere attinenza al protocollo, in quanto non bisogna allenarsi per mangiare di più, al massimo mangiare per allenarsi di più.

LA BILANCIA

Fondamentale controllare il peso sulla bilancia, in quanto ciò può permettere di regolarsi con le kcal nel caso di aumenti repentini del peso.
L’andamento sulla bilancia ci permette di capire se l’aumento calorico è stato adeguato, o abbiamo calcato troppo la mano e in questo caso ci dà la possibilità di correggere il tiro diminuendole.
Se gli aumenti sono di 1kg, poco meno o poco più a settimana, sicuramente abbiamo alzato troppo le kcal e sarà meglio darsi una regolata per non perdere tutto il lavoro fatto fino a quel momento.

CONCLUSIONI

La parola chiave quando si parla di un’uscita da una fase di deficit calorico è “calma”, non bisogna aver fretta di tornare a mangiare ed è importante mettersi nell’ottica che quello non è l’ultimo step da raggiungere, ma bensì il penultimo.
Da lì comincia la parte critica, perché la “testa” vorrebbe adagiarsi sugli allori e rilassarsi, invece bisogna rimanere concentrati e proseguire.
Con un minimo di pazienza e di forza di volontà in più, si riuscirà a raggiungere un’ottima condizione per costruire e che ci piaccia.
Questo con tutti i vantaggi del caso, dal piacersi quando ci si leva la maglietta, agli estrogeni nettamente più bassi, cosa non da poco, quindi calma e costanza fino alla fine.

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