Gli amminoacidi essenziali hanno preso piede negli ultimi anni nel mondo del bodybuilding.
È stato confermato dalle ultime evidenze scientifiche e dai tecnici più illustri, l’importanza e l’utilità che ha questo supplemento alimentare per migliorare la composizione corporea.
Tutto ciò, a patto che venga utilizzato con cognizione di causa, pena l’inutilità di questo acquisto, senza considerare i soldi buttati.
Gli amminoacidi essenziali vengono anche chiamati EAA.

ELENCO DI EAA:
-fenilalanina
-triptofano
-metionina
-isoleucina
-istidina
-leucina
-lisina
-valina
-treonina
In alcuni casi, come forti ustioni, operazioni chirurgiche, ferite gravi, la glutammina potrebbe diventare un aminoacido essenziale.
Quando assumiamo una fonte proteica, stiamo dando al nostro corpo degli amminoacidi, in quanto, questi sono i “mattoni” che costituiscono la struttura delle proteine.
I differenti tipi di proteine, si distinguono per l’appunto in base alla tipologia e alla lunghezza della catena amminoacidica che le formano.
Quindi vi è da fare un’importante distinzione tra amminoacidi essenziali e non.

AMMINOACIDI ESSENZIALI
Il nome amminoacidi essenziali viene utilizzato per indicare quegli amminoacidi che il nostro corpo non riesce a sintetizzare e di conseguenza devono essere assunti tramite l’alimentazione.
Una loro carenza potrebbe bloccare la proteosintesi, prendo in esame un esempio:
Vi è una carenza di isoleucina e leucina, nonostante il nostro corpo abbia a disposizione tutti gli amminoacidi, la proteosintesi non ha inizio, in quanto il nostro corpo non riesce a produrre i due amminoacidi essenziali e di conseguenza, ciò va a vanificare l’assunzione della quota proteica.
Questo è anche il motivo per cui viene attribuito il valore biologico alle proteine in base al profilo amminoacidico.

EAA NON ESSENZIALI
-metionina
-omocisteina
-fenilalanina
-tirosina
-arginina
-ornitina
-citrullina
Gli amminoacidi non essenziali a differenza di quelli essenziali, in caso fosse presente una loro carenza, il corpo potrebbe ricavarli in modo autonomo, scomponendo altri amminoacidi, ottenendo così, ciò di cui ha bisogno. Ciò non significa che questi siano meno importanti, anzi, semplicemente che il corpo è in grado di sintetizzarli in caso di necessità. Svolgono le medesime funzioni degli amminoacidi essenziali, peraltro l’integrazione o l’assunzione degli stessi porta a molti vantaggi e benefici, basti pensare alla glutammina.

ASSUNZIONE
INTRA WORKOUT
Una modalità di assunzione ampiamente utilizzate è quella di inserirli intra workout.
Ciò può tornare utile in contesti di forte deficit o sedute di allenamento MOLTO lunghe e per molto intendo davvero lunghe, non 30/40 serie….
L’idea di base è quella di andare a sfruttare la situazione di iperemia locale (afflusso di sangue al muscolo) per permettere una massima captazione dei nutrienti fondamentali per il recupero e la sovracompensazione muscolare (per questo vengono spesso associati ad una fonte di carboidrati in polvere).
In caso contrario, altrimenti sarebbe opportuno evitarli, in quanto riducono il danno muscolare, che cerchiamo di creare volutamente con la seduta in sala pesi, questo per generare maggior ipertrofia.

PRE O POST WORKOUT
Possono tornare utili nei pasti pre e post workout come sostituto delle proteine dato che riducono il sovraccarico a livello gastrico e sono più rapidi da digerire. Parliamo però di pre e post workout non a ridosso dell’allenamento, in quanto in quei contesti andrebbero a ridurre il danno muscolare.
Al contrario risultano utile in un pasto effettuato una o dure ore prima/dopo.

DIETA
Tornano molti utili se utilizzati nella giornata all’interno della dieta, per ridurre la quota proteica assunta tramite proteine nobili e di conseguenza anche calorie, scorie azotate, il sovraccarico gastrico, senza contare che vi è la possibilità di avere un pool amminoacidico più completo.
Ciò è possibile inserendo in alcuni pasti degli EAA e riducendo di conseguenza la quota proteica, esempio:
colazione 40g pro
spuntino 30g pro + 5g eaa
Ho tenuto in considerazione come rapporto eaa/proteine 1:2, potrebbe essere anche più alto, ma ciò dipende dalle fonti con cui vengono assunti e dal valore biologico che si vuole ottenere.
Tornano infatti molto utili nelle diete vegane o vegetariane ,in cui le fonti proteiche assunte sono prettamente vegetali e non presentano un pool amminoacidico completo.
Inserendo degli EAA lo si può ottenere evitando di bloccare la proteosintesi, bisogna però ricordare che quando si parla di pool amminoacidico, ci si riferisce all’intero pasto e non al singolo, quindi si può ovviare a questo problema combinando alimenti differenti, che contengano gli amminoacidi di cui vi è una carenza, basti pensare alla classica accoppiata legumi e cereali.

CONCLUSIONE
Gli amminoacidi essenziali sono un integratore molto interessante, che, oltre alla comodità che presenta, come nei casi sopracitati, non ha controindicazioni. È fondamentale però, ricordare che perché si inneschi la proteosintesi, devono essere presenti tutti e 20 gli amminoacidi e non solo 9, quindi sarà opportuno, nel caso si voglia integrare EAA, farlo con cognizione di causa.

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