ACIDO ALFA LIPOICO

La sensibilità insulinica nel bodybuilding gioca un ruolo fondamentale per poter migliorare la propria composizione corporea, peccato che per rovinarla basti davvero poco. I continui picchi glicemici dati dal consumo elevato di zuccheri o grandi quote glucidiche portano al deterioramento della sensibilità insulinica. Ciò comporta una peggior gestione dei glucidi da parte del corpo, che tenderà a non sfruttarli a pieno, anzi, li stiperà con molta più facilità in adipe, proprio da ciò nasce la storia che lo zucchero fa ingrassare ed è vero, indirettamente ma è vero proprio per questo motivo. Una peggior sensibilità insulinica comporterà anche la necessità di un maggior deficit calorico in periodi di ipocalorica per raggiungere la medesima condizione che si sarebbe potuta raggiungere se fosse rimasta in buono stato, ciò è dovuto alla peggior gestione dei glucidi da parte del corpo. Per non parlare poi della famosa letargia che vanno a creare i carboidrati quando la sensibilità insulinica è pessima.

Proprio per questi motivi l’Acido Alfa Lipoico (che abbrevieremo in ALA) è uno degli integratori che più amo ed uno di quelli che ritengo più utili. Si tratta di un acido grasso con una potente azione antiossidante che contrasta i radicali liberi ed un effetto insulino-mimetico, grazie al quale promuove la rimozione del glucosio del flusso sanguigno. L’effetto insulino-mimetico è ciò che permette di mantenere una miglior sensibilità insulinica nel tempo. Può portarne un miglioramento (anche nelle donne affette da ovaiopolicistico) visto che favorisce l’assorbimento del glicogeno ed il controllo della glicemia. Rappresenta quindi una molecola preziosa per la persona diabetica, soprattutto per soggetti affetti da diabete di tipo 2 se assunto ad alti dosaggi, in quanto favorisce la protezione del sistema nervoso e aiuta a contrastare la neuropatia diabetica, in particolare quando iniziato precocemente e utilizzato per lunghi periodi. Viene prodotto naturalmente da fegato ed altri tessuti del nostro organismo e si accumula in alcuni tessuti come cuore, fegato, muscoli, etc… Una delle sue peculiarità è quella di poter agire sia in ambiente idrofilo (che presenta acqua), sia in ambiente lipofilo (che presenta lipidi), proprio per questo riesce ad esplicare la sua funzione in modo efficiente. Favorisce anche una riduzione di trigliceridi nel sangue e protegge dall’ossidazione del colesterolo-LDL (il colesterolo “cattivo”) agendo quindi come un fattore di prevenzione del rischio di malattie cardiovascolari.

DOSI E ASSUNZIONE

Come abbiamo visto quindi ha una miriade di effetti positivi, quasi non li si riesce a contare, ora la fatidica domanda…. Quanto e come assumerlo? Le linee guida generale consigliano di assumerlo per l’effetto insulino-mimetico circa 20 minuti prima dei pasti con la quota glucidica più elevata. Peccato che il dosaggio consigliato normalmente sia davvero basso, una quantità quasi ridicola di 600mg al giorno. Tenendo presente che il suo effetto è direttamente proporzionale alla dose e sotto i 300mg ad assunzione risulta quasi inutile ciò fa storcere un po’ il naso. È stato ampiamente documentato in studi che l’acido alfa lipoico sia sicuro anche ad alti dosaggi, ovviamente è bene chiedere al proprio medico come muoversi, però secondo quanto scritto l’ideale sarebbe assumerlo anche a 1,5/2g così che possa esplicare la sua funzione in più pasti e non solo in uno. Io sono solito assumerne 3g al giorno diviso in 6 assunzioni da 500mg, l’unico problema dell’assunzione ad alti dosaggi si pone quando apriamo il portafoglio, perché purtroppo non è un integratore a buon mercato.

COME CAPIRE SE SI TRATTA DI UN BUON ALA O DI UNO PESSIMO?

Esistono una miriade pressoché infinita di marchi d’integrazione, tra i quali varia la fascia di prezzo a cui talvolta è ricollegabile anche la qualità del prodotto, ho detto talvolta perché le maschere si vendono a carnevale. L’ALA tende a deteriorarsi abbastanza velocemente col passare del tempo e di conseguenza a perdere parte del principio attivo a seconda di quanto è ossidato. Quindi è bene non comprarne una vagonata, altrimenti ad una certa vi ritroverete svariato ALA ossidato. Per ciò come capire se sia ossidato o meno? Il colore della pastiglia, se il giallo è molto pallido o presenta dei puntini bianchi è ossidato, deve avere un bel colore giallo per essere ancora in stato ottimale. Per quanto riguarda le capsule invece (cosa che potete fare anche con le pastiglie) per capire se il prodotto sia ancora valido o meno, è semplicemente andare a fare la pipì dopo la sua assunzione, se la vostra urina ha il medesimo odore che presenta quando mangiate asparago sarà un buon ALA.

CONCLUSIONI

L’ALA risulta quindi essere un prodotto validissimo e che personalmente utilizzo in cronico variando solo i dosaggi a seconda del regime alimentare che sto seguendo. È un integratore che torna davvero utile per chi pratica bodybuilding o fitness visto che il fine è l’estetica e la sensibilità insulinica gioca un ruolo fondamentale per questo.

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